CITAZIONE (sisteron @ 7/9/2016, 23:40)
Forse perchè per i miseri standard odierni il 177 è un numero troppo vertiginoso....già è quasi impossibile mettere insieme 177 auto, figurarsi trovare da quelle parti il vincitore!! Anche se penso che all'epoca la numerazione attribuita seguisse spesso criteri non sempre lineari...
Per assurdo oggi sarebbe più semplice trovare in una entry list un pilota con numero 177 piuttosto che uno con il 37 o il 52, ben incastrasti tra RC2,3,4...
All'epoca forse non esisteva il concetto di pilota prioritario...(?)
CITAZIONE (sisteron @ 8/9/2016, 22:29)
La caratteristica forse più interessante della Peugeot è la capacità di ritornare sui suoi passi e di saper essere nuovamente vincente: se chiamiamo CICLO 1 quello iniziato con la 205 Turbo 16 nel Mondiale, proseguito con la Grand Raid (Dakar), la 405 T16 (Dakar e Pikes Peak) e concluso dalla 905 (Le Mans), saltato l'intervallo buio coinciso con l'addio di Todt ed il tentativo infruttuoso in F1 incontriamo un CICLO 2: 206 WRC (Mondiale), 908 (Le Mans), 208 T16 (PP) e 2008 DKR (Dakar)...
Non credo siano molti i marchi che vincono in quattro diverse discipline, le mollano ciascuna per 15/20 anni e poi rivincono nuovamente in tutte...
Non credo neanch'io, in questo Peugeot ha senz'altro qualcosa di unico. Quando vogliono competere vogliono anche vincere, mettono il meglio in campo e in genere ce la fanno.
Forse è anche importante questa teoria dei cicli: prendendo per esempio Ford, che è costantemente nel WRC da molto, si possono forse notare periodi dove investivano di più per vincere (la prima Focus con Sainz e McRae, poi con Gronholm, Hirvonen e Latvala) e periodi più "partecipativi" (Escort WRC, Focus tra 03-05, Fiesta dal 2013 a oggi). Se si prende Citroen ci sarebbe un lungo periodo vincente da giustificare (anche) con Loeb e la scarsità di concorrenza, mentre la fase più partecipativa è quella di questi ultimi anni.
Peugeot probabilmente evita queste annate ritirandosi prima, per poi tornare anche molto tempo dopo agguerrita per vincere. La 307 WRC potrebbe essere vista come un'eccezione: fu un periodo più partecipativo che però venne troncato presto.
CITAZIONE (sisteron @ 8/9/2016, 22:29)
Riguardo alla Mini: in quel periodo seguivo molto poco i rally....ero anch'io in un intervallo tipo quello della Peugeot!
Ciò premesso, secondo me era stata soprattutto la Prodrive ad insistere con la BMW per avviare il programma (dopo tutto erano orfani della Subaru), ma a Monaco non ne erano convintissimi. Cosa per altro in linea con la tradizione dell'Elica...
Forse si aspettavano di poter lottare più da vicino con Ford e Citroen...più probabile che abbiano ritenuto l'impegno nei rally non in linea con quello che è il target odierno della Mini (chi non li capisce pensa che i rally siano il parente "povero" della pista...quando in realtà sono 100 volte più difficili) ed abbiano deciso di indirizzare i loro investimenti verso qualcosa di più "esclusivo" (snob...in sostanza!)
Invece fu proprio il periodo in cui io mi sono riavvicinato, dopo la fase un po' stagnante delle WRC 2.0 (dal 2006 al 2010).
Il ragionamento comunque sembra funzionare..
Edited by Hor'muz - 9/9/2016, 00:29