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Jean-Luc Therier, Il "Normanno"

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view post Posted on 27/3/2013, 14:54     +1   -1
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Peugeot 205 Turbo 16

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Nel pensare al gruppetto di campioni francesi che resero grandi le Alpine-Renault è passo breve un raffronto, un’associazione al mito dei "Tre Moschettieri" (che per la verità erano in quattro!!) di dumasiana memoria.
Porthos, dal fisico imponente, estroverso, amante della buona tavola…ruolo perfetto per Jean-Pierre Nicoalas, detto “Jumbo”.
Nella parte di d’Artagnan, scavezzacollo e guascone…Jean-Claude Andruet, l’inimitabile “Cavallo Pazzo”.
Aramis, il moschettiere più riflessivo, personaggio scaltro ed estremamente ambizioso. Per lui sceglierei Bernard “Nanard” Darniche.
Lascio al fondo, ultimo ma non ultimo, il leader del gruppo, il moschettiere carismatico e coraggioso che guidava in battaglia in propri compagni. Athos per Dumas….senza dubbio Jean-Luc Therier per l’Alpine-Renault.

Il ”Normanno”, la cui carriera è legata quasi a doppio filo con quella delle Alpine, prima, e della Renault dopo (ma anche prima, con le R8 Gordini), pur avendo corso parecchio (e anche vinto) con altri marchi, con le berlinette di Dieppe condivide addirittura le origini, essendo nato nello stesso Dipartimento e, addirittura, nello stesso circondario (Arrondissement, en français!).

Dopo aver debuttato nella seconda metà degli anni ’60 con la R8, correndo anche la Coppa Gordini (gare in circuito) e vincendo il Trofeo Chinetti, conosce Cheinisse, DS Alpine, che gli affida talvolta alcune R8 ufficiali, chiamandolo a far parte della squadra più famosa di Francia a partire dal 1969. Nel 1970 ottiene con la A110 i primi grandi successi internazionali, il Rally di Sanremo e l’Acropoli, contribuendo al tentativo Alpine di conquistare il primo Campionato Internazionale Marche, titolo solo sfiorato a causa di uno sfortunato ritiro, proprio di Therier, al RAC, infangatosi mentre era terzo.
All’epoca il Normanno era noto tra i colleghi per lo scarso interesse nell’effettuare ricognizioni approfondite e nel preferire l’improvvisazione in gara.

Nel Campionato del Mondo, la sua stagione migliore coincide, come è giusto che sia, con la stagione del trionfo Alpine, la prima, quella del 1973. Gli sfuggono le due gare di casa, Montecarlo (5th) e Tour de Corse (3rd), andate ai compagni-moschettieri Andruet e Nicolas, ma conquista la vittoria in Portogallo, all’Acropoli ed al Sanremo oltre ad un clamoroso terzo posto in Svezia, in un’epoca in cui andare a podio da quelle parti era evento unico più che raro per chi fosse nato più a sud di Goteborg. Se insieme al Titolo Marche fosse stato assegnato il Titolo Piloti, Therier avrebbe avuto l’onore di essere il primo a conseguirlo.
A livello assoluto è stato tuttavia Campione di Francia, nel 1973 e nel 1982 (con la R5 Turbo) ed ha conquistato un Campionato Francese su Terra nel 1980, con la Toyota Celica.

Dopo la fine del periodo d’oro della A110, coinciso praticamente con la consacrazione mondiale ed in buona parte legato all’assorbimento del marchio da parte della Renault, ha continuato la sua permanenza nella squadra francese, lavorando allo sviluppo della A310 e correndo anche con altre vetture del marchio, tra cui la R17 Gordini, con la quale andò a vincere il Press-on-Regardless statunitense del ’74.
Nonostante gli sforzi del Normanno, la A310 non sarà mai neppure lontanamente parente dell’Alpine A110.

A partire dalla fine del 1976, con il ritiro definitivo della Regie, Therier comincia la collaborazione con la Toyota, squadra dell’ex-compagno/rivale Ove Andersson; ma con la Celica, nel Mondiale, riuscirà unicamente a mettere insieme un impressionate ruolino di 14 ritiri su 14 rally disputati!

Dopo anni abbastanza deludenti, al Tour de Corse del 1980 si presenta con una 911 degli Almeraas: la gara è condizionata dal freddo e dalla pioggia. Therier conquista la vittoria, l’ultima per lui e l’ultima per la Porsche nei Rally. Gareggia ancora un anno e mezzo circa con gli Almeeras, ottenendo un ottimo podio al Montecarlo del 1982, poi ritorna alla Renault, nella squadra semi-ufficiale sponsorizzata DIAC che faceva capo alla Renault di Chartres (team Lamirault). Quell’anno rivince il Campionato Francese e nel 1984 arriva 4th al Montecarlo, dietro lo squadrone Audi ma davanti alle Lancia 037 ufficiali.

Verso la fine del 1984 comincia a collaborare con la Citroen, che a quel tempo stava dando inizio al (disastroso) programma Gr.B che avrebbe portato all’omologazione della BX 4TC. Therier, quasi certamente, avrebbe dovuto essere il pilota di punta della squadra ed avrebbe dovuto occuparsi dello sviluppo della nuova vettura da gara, il cui esordio era previsto nell’estate del 1985.
All’inizio dell’anno partecipa con una Visa 4x4 alla Parigi-Dakar. Nel corso della quarta tappa, in una gara nella quale stava occupando le posizioni di testa, è vittima di un gravissimo incidente, dal quale esce con lesioni cervicali che lo lasceranno paralizzato.

Fine della corsa per il Normanno.


Qualche "istante" della sua carriera nel Mondiale:

La prima vittoria, in coppia con Jaubert, al Portogallo 1973

rrp2pt
L'ultimo trionfo, nel Tour de Corse 1980

u_163
(da La Stampa del 7 gennaio 1985)

Edited by sisteron - 26/4/2021, 16:30
 
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view post Posted on 28/3/2013, 13:16     +1   -1

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Bellissimo e giustissimo topic per il più forte dei quattro Moschettieri.

Secondo voi perchè non è riuscito ad entrare nell'orbita Fiat/LAncia come Andruet e Darniche??
 
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view post Posted on 28/3/2013, 15:51     +1   -1
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Peugeot 205 Turbo 16

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CITAZIONE (alenkivimaki @ 28/3/2013, 13:16) 
Bellissimo e giustissimo topic per il più forte dei quattro Moschettieri.

Secondo voi perchè non è riuscito ad entrare nell'orbita Fiat/LAncia come Andruet e Darniche??

Grazie alenkivimaki!
E' soltanto un'opinione personale...ma credo che sia proprio legato al fatto di essere stato "l'Athos" delle Alpine e, come un vero Comandante, di aver deciso di abbandonare per ultimo la nave che affonda!
In primo luogo Therier decise di rimanere fedele all'Alpine ed alla Regie, imbarcandosi nella sfortunata impresa di rendere competitiva la A310. E quando la Renault decise di dire basta con i rally, alla fine del 1976, Therier si ritrovò a piedi ed i sedili FIAT/Lancia erano già abbondantemente occupati.
In secondo luogo prenderei in considerazione le differenze tra Therier ed i due che hai citato: Darniche non l'ho associato ad Aramis a caso..tra gli uomini Alpine è sempre stato il più scaltro ed ambizioso. Nel 1979 era ancora un cliente pericoloso per il Mondiale, nel 1981 riusciva ancora a sfiorare le vittorie al Monte o a trionfare in Corsica, e mai per caso! Nanard, in Lancia ed in FIAT ci è arrivato per vie traverse: correva e vinceva da privato con il team Chardonnet, riuscì ad ottenere ingaggi anche per molte gare mondiali. Ma in effetti la sua carriera con le auto italiane è stata prevalentemente una carriera da privato o semi-ufficiale.
Andruet penso che venisse ingaggiato per le sue doti di asfaltista puro.
Croce e delizia di Therier era il suo ecclettismo, il fatto di essere un pilota completo e competitivo a 360°. Questo lo penalizzava rispetto ad Andruet perchè un suo ingaggio avrebbe potuto preoccupare gli altri "primi" piloti del gruppo, da Munari ad Alen a Roehrl...
 
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view post Posted on 28/3/2013, 18:39     +1   -1
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La Citroen Visa 4x4 con la quale Jean-Luc Therier stava disputando la Parigi - Dakar 1985, durante la quale sarà vittima del gravissimo incidente che porrà fine alla sua carriera e che segnerà il resto della sua vita.
L'ultima vettura da competizione del Normanno!

Edited by sisteron - 25/4/2021, 16:56
 
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Gilles 306
view post Posted on 29/3/2013, 13:53     +1   -1




(Image omissis)

Edited by sisteron - 25/4/2021, 16:58
 
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view post Posted on 29/3/2013, 17:34     +1   -1
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Jean-Luc Therier - Michel Vial
19th Tour de Corse 1974 (Alpine-Renault A310)

j_0

(Piazzamento finale: 3th)

Edited by sisteron - 13/5/2018, 16:53
 
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view post Posted on 2/4/2013, 12:07     +1   -1

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Si la spiegazione regge.

Sta di fatto che un sicuro protagonista di quegli anni non ha avuto la possibilità di giocarsela con vetture top.

So poco della A310. come mai non fu mai competitiva? Era sbagliato il progetto o la Renault si ritirò prima di renderla competitiva?


CITAZIONE (sisteron @ 28/3/2013, 16:51) 
CITAZIONE (alenkivimaki @ 28/3/2013, 13:16) 
Bellissimo e giustissimo topic per il più forte dei quattro Moschettieri.

Secondo voi perchè non è riuscito ad entrare nell'orbita Fiat/LAncia come Andruet e Darniche??

Grazie alenkivimaki!
E' soltanto un'opinione personale...ma credo che sia proprio legato al fatto di essere stato "l'Athos" delle Alpine e, come un vero Comandante, di aver deciso di abbandonare per ultimo la nave che affonda!
In primo luogo Therier decise di rimanere fedele all'Alpine ed alla Regie, imbarcandosi nella sfortunata impresa di rendere competitiva la A310. E quando la Renault decise di dire basta con i rally, alla fine del 1976, Therier si ritrovò a piedi ed i sedili FIAT/Lancia erano già abbondantemente occupati.
In secondo luogo prenderei in considerazione le differenze tra Therier ed i due che hai citato: Darniche non l'ho associato ad Aramis a caso..tra gli uomini Alpine è sempre stato il più scaltro ed ambizioso. Nel 1979 era ancora un cliente pericoloso per il Mondiale, nel 1981 riusciva ancora a sfiorare le vittorie al Monte o a trionfare in Corsica, e mai per caso! Nanard, in Lancia ed in FIAT ci è arrivato per vie traverse: correva e vinceva da privato con il team Chardonnet, riuscì ad ottenere ingaggi anche per molte gare mondiali. Ma in effetti la sua carriera con le auto italiane è stata prevalentemente una carriera da privato o semi-ufficiale.
Andruet penso che venisse ingaggiato per le sue doti di asfaltista puro.
Croce e delizia di Therier era il suo ecclettismo, il fatto di essere un pilota completo e competitivo a 360°. Questo lo penalizzava rispetto ad Andruet perchè un suo ingaggio avrebbe potuto preoccupare gli altri "primi" piloti del gruppo, da Munari ad Alen a Roehrl...


Edited by sisteron - 25/4/2021, 16:59
 
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view post Posted on 2/4/2013, 13:12     +1   -1
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CITAZIONE (alenkivimaki @ 2/4/2013, 13:07) 
So poco della A310. come mai non fu mai competitiva? Era sbagliato il progetto o la Renault si ritirò prima di renderla competitiva?

Ciao alenkivimaki.
Premetto che sono tutt'altro che un esperto della A310...anzi...brancolo piuttosto nel buio, posso offriti, come spesso avviene, una mia opinione; nella speranza che tu possa accontentarti e nell'attesa che qualcuno più competente di me possa darti risposte migliori.

Io credo che su tutti i modelli da rally Renault o affini studiati ed omologati dopo il 1973/74, compresi quelli Alpine, dato che la casa di Dieppe era stata assorbita dalla Regie, pesi come un macigno lo sforzo della casa madre per entrare in F1 e successivamente per conquistare il Mondiale. Il che ha provocato il dirottamento continuo di risorse, economiche ed umane, verso la squadra pista, a discapito dei rally.
Fatti che hanno compromesso anche un progetto molto interessante e competitivo come quello della R5 Turbo, che avrebbe seriamente potuto vincere qualcosa di "pesante" nel Mondiale, magari anche contro l'Audi Quattro (come riuscì alla 037, che architettonicamente assomiglia abbastanza alla R5), e invece è stata frequentemente messa da parte per lavorare sulla F1.
Quindi penso che anche la A310 sia stata sviluppata in modo frammentario a causa del parziale disinteresse Renault per i rally.

A ciò aggiungerei il fatto che l'erede della A110 non era neppure lontanamente paragonabile alla gloriosa antenata. E questo valeva sia per la versione stradale sia per quella sportiva. La A110 puntava tutto sulle straordinarie caratteristiche dinamiche e sulla leggerezza; la A310 non poteva vantare nè le une nè altra, era decisamente più massiccia e l'incremento di potenza ottenuto intervenendo sulla meccanica non fu mai tale da sopperire all'incremento di peso o alla mancanza di agilità.

Infine è necessario tenere in conto che tra un modello e l'altro la concorrenza era cambiata dal giorno alla notte.
La A110 si misurava con le Porsche, le 124, le Escort TC e la Fulvia...la A310 doveva vedersela con auto di nuova generazione come la Stratos e la Escort RS Mk II che erano decisamente più prestanti.
 
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view post Posted on 4/4/2013, 22:32     +1   -1
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Jean-Luc Therier - Christian Delferrier
26th Press-on-Regardless 1974 (Renault R17 Gordini)

re_0

(Piazzamento finale: 1st)

Prima vittoria mondiale per la Renault ed unica per la R17 Gordini

Edited by sisteron - 25/4/2021, 17:07
 
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Al 1000 Pistes 1984

p_89

Edited by sisteron - 25/4/2021, 17:20
 
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Therier all'epoca della permanenza in Toyota (Rallye du Var 1979)

u__2__1

Edited by sisteron - 25/4/2021, 17:09
 
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Jean-Luc Therier - Jacques Jaubert
7th TAP Rally of Portugal 1973 (Alpine-Renault A100)

hh_17

(Piazzamento finale: 1st)

Edited by sisteron - 25/4/2021, 17:13
 
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view post Posted on 17/5/2013, 00:02     +1   +1   -1
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Internationale Österreichische Alpenfahrt 1971
Round 6 of the International Championship for Manufacturers 1971
Start: 13 May 1971 in Baden
Finish: 16 May 1971 in Baden
Distance: 2413 km including 242 km over 18 special stages

Jean-Luc Thérier-Claude Rour Alpine-Renault A110 1600 ritirati per uscita di strada

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© Artur Fenzlau / Technisches Museum Wien

Edited by sisteron - 25/4/2021, 17:17
 
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view post Posted on 17/5/2013, 21:38     +1   -1
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Belle foto spacebeto, specialmente la seconda.
Claude Rour...ennesimo navigatore del "Normanno"!Così su due piedi mi vengono in mente Jaubert, Callewaert, Vial, Delferrier...siamo a 5.
Sono parecchi...spesso si alternavano nel corso della stagione, specialmente nel periodo delle Alpine. Diciamo che Therier non era precisamente quello che potremmo definire un pilota "fedele"!
Questo va decisamente in antitesi con un paio di suoi compagni di squadra: Andruet qualche cambio lo ha fatto, ma per la maggior parte della sua carriera è stato fedele a "Biche"; Darniche...credo che sia davvero un'impresa trovare un rally che non abbia corso gareggiando con Mahé sul sedile di destra!
 
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view post Posted on 19/5/2013, 23:06     +1   -1
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CITAZIONE (sisteron @ 17/5/2013, 22:38) 
Belle foto spacebeto, specialmente la seconda.
Claude Rour...ennesimo navigatore del "Normanno"!Così su due piedi mi vengono in mente Jaubert, Callewaert, Vial, Delferrier...siamo a 5.
Sono parecchi...spesso si alternavano nel corso della stagione, specialmente nel periodo delle Alpine. Diciamo che Therier non era precisamente quello che potremmo definire un pilota "fedele"!
Questo va decisamente in antitesi con un paio di suoi compagni di squadra: Andruet qualche cambio lo ha fatto, ma per la maggior parte della sua carriera è stato fedele a "Biche"; Darniche...credo che sia davvero un'impresa trovare un rally che non abbia corso gareggiando con Mahé sul sedile di destra!

verissimo Sisteron!
di navigatori il buon Jean Luc ne ha avuti assai ...

per quanto riguarda Darniche... dalla consultazione dei polverosi archivi...
mi risulta un ottavo posto al Monte del 1971 -ovviamente con una Alpine-Renault A110 1600 - navigato da Claude Robertet.

Tutto il resto (e non è poco)sempre e solo con Alain Mahé !
 
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