| Foto Equipe MOTOR, hai ragione, tremendamente ragione. I navigatori/co-piloti, molto spesso subiscono un’inspiegabile censura. Non credo sia voluta, questo no, ma comunque ci si dimenticava e ci si dimentica di loro frequentemente. Me ne sono accorto anche nell'intervista di Walter, tanto per citare la più recente occasione, ma non ho sollevato la questione visto che sono parte in causa. Tutto quello che hai detto è vero, conosco anch’io molto bene Christian e ovviamente è al pari di Walter quanto a professionalità, correttezza, disponibilità e, soprattutto, capacità. E, così, lo sono anche molti altri di campioni di rally, perché se il compito del navigatore è comunque difficile lo è ancora di più quando dividi l’abitacolo con una prima stella dato che devi pensare a mille cose comprese quelle della corretta gestione dell’equipaggio anche al di fuori della “semplice” corsa. Già perché a chi chiedeva quali sono le differenze tra correre privatamente e per una squadra ufficiale, c’è da mettere in conto non solo la gestione della gara, ma anche i “momenti” che la precedono o la seguono. Sbagliare la gestione di questi “momenti” a volte può essere più deleterio che una toccata o un dritto in corsa! Anche questo, ricordiamolo, vuole dire correre per una squadra ufficiale.
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