| In un primo momento ha pagato pesantemente il conto dell'aver scelto la Nissan alla fine del 1991: vista dal suo entourage come una buona soluzione per fare il definitivo salto di qualità nessuno si era realmente aspettato che la Sunny si rivelasse, al momento decisivo, così catastrofica e che questo comportasse lo stop quasi inaspettato del programma. Makinen si è così trovato a spasso in un momento in cui di sedili disponibili ce ne erano davvero pochi e questo, come ammesso dal suo manager, ha seriamente rischiato di determinarne la fine carriera. Per due anni ha dovuto barcamenarsi alla meno peggio con quello che riusciva a trovare, anche se con le Delta dell'Astra ha ottenuto risultati brillanti, fino alla fortunata coincidenza del 1000 Laghi 1994: chiamato come wild card dalla Ford Makinen azzecca il garone e vince. Questo gli vale l'ingaggio con la Mitsubishi...anche se non sono subito rose e fiori, perchè la Ralliart non è e non sarà mai una corazzata come Prodrive e TTE e la Lancer è ancora acerba. Il resto, la sua repentina ascesa e le grandi vittorie a ripetizione, lo fanno le sue indubbie capacità di guida, il netto miglioramento dell'auto nipponica (specialmente con le Evo IV e V) ed il feeling che si instaura tra lei e Makinen e tra il finlandese e la squadra, che in pratica gli viene cucita indosso come un guanto. La Lancer oltretutto è un'auto molto sui generis, con soluzioni tecniche talvolta inconsuete...non per nulla solo in pochi riescono ad interpretarla nella maniera corretta. Nel contempo la situazione al contorno diventa terreno fertile per favorirlo: la Toyota incappa prima in una pessima auto e poi in una sacrosanta squalifica, con il risultato di tarpare le ali a due rivali pericolosissimi come KKK ed Auriol, costretti o ricollocarsi o ad attendere varie annate prima di poter avere nuovamente tra le mani un'auto competitiva; Sainz abbandona la Subaru ed è costretto a due stagioni di purgatorio con delle Escort non eccezionali. Come principale concorrente Makinen si trova dunque McRae...ed è come un invito a nozze per il finlandese: in velocità pura Colin gli è spessissimo davanti ma se si ha una media di 4/5 botti ogni anno (e Colin ci arriva ampiamente) è sostanzialmente fuori discussione pensare di avere la meglio su di driver di strategia quale è Makinen. Che è pure fortunato (vedi RAC '98). Nello stesso periodo poi il passaggio alle WRC ed il contemporaneo non passaggio della Mitsubishi aiuta moltissimo la Ralliart, perchè i primi modelli della nuova generazione non sono sempre in grado di fare la differenza con un ottimo Gr.A.
La fine della favola arriva quando dall'oggi al domani la concorrenza, soprattutto dal punto di vista dei mezzi, diventa troppo forte: la 206 WRC è di un altro pianeta, e la Focus, passati gli sbandamenti iniziali, non è distante. La stessa Subaru continua a crescere a ritmo serrato. La Lancer diventa obsoleta e Makinen è costretto con troppa frequenza agli straordinari. All'aumentare dei rischi inevitabilmente aumentano anche gli incidenti... Il colpo di grazia, poi, è la disastrosa WRC che gli tarpa le ali a fine 2001...quando ancora aveva qualche chance di vincere il titolo. Il giocattolo è rotto...se ne va in Subaru ma l'Impreza non è certamente la miglior auto del lotto e viene anche meno la motivazione. The end. Magari se a fine 2001 se lo fosse preso la Peugeot...è uno dei miei rimpianti: da tifoso del Leone ho sempre considerato uno sforzo inutile l'aver ingaggiato Burns, sapevo che il britannico avrebbe combinato poco già prima di vederlo all'opera nel 2002/2003. Al contrario mi sarebbe piaciuta moltissimo un'accoppiata Gronholm/Makinen....sebbene il mio sogno proibito sarebbe stato vedere al volante della 206, anche solo per un anno, Kankkunen
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