RALLYMANIA

Rally delle Alpi Orientali, Un rally decisamente "tosto"

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view post Posted on 21/9/2009, 15:06     +1   -1
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Lancia Delta S4

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MEGALUX, se vai in Foto Rally, Fiat Rally History, ti ho postato l'articolo con la prova della 124 Rally Abarth e il relativo test di Fittipaldi.
 
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Pirlabarth
view post Posted on 22/9/2009, 19:27     +1   -1




Twin..senza parole..grandissimo!!!!!!!!!!!
 
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view post Posted on 22/9/2009, 22:00     +1   -1
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Mini JCW RRC

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Non sò a che anno si riferisca la foto.
 
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view post Posted on 22/9/2009, 22:22     +1   -1
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Lancia Delta S4

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Credo il 1974.
 
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view post Posted on 22/9/2009, 22:29     +1   -1
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Mini JCW RRC

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Twin,le foto della 124 postate nel tuo bel racconto mi sembrano di una vettura più evoluta.
 
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view post Posted on 23/9/2009, 13:53     +1   -1
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Lancia Delta S4

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Sì carlettofritz, le foto da me postate si riferiscono alla 124 Abarth Rally in versione 1975. Tra le differenze estetiche più importanti: le prese d'aria sui codolini posteriori, il diverso disegno di quelli anteriori, due fari supplementari sul cofano motore. Quest'ultimo poi, dal 4 regioni '75 ha testata a 16 valvole.
 
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view post Posted on 23/9/2009, 19:43     +1   -1
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Lancia Delta S4

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Rally delle Alpi Orientali 1975
II puntata.

.. il rally continua. Dopo un inizio decisamente movimentato del rally, la notte trascorre tutto sommato nella normalità. Nel senso che smette di piovere, i cronometristi non fanno le bizze ed i controlli orari tirati si succedono alle prove speciali che a loro volta si susseguono ad un ritmo frenetico. Per la cronaca, Alcide Paganelli picchia e danneggia l’avantreno, mentre esce di scena Tony che rompe una sospensione della sua Stratos. Vinciamo qualche altra prova speciale, in qualche altra siamo tra i primi tre o quattro, ma è bene tenere sotto controllo soprattutto i tempi fatti segnare da Pinto con la Stratos, Ballestrieri con l’Alfetta e Pregliasco con la Beta. Ma, prima che albeggi, sulla Stratos di Pinto si rompe l’acceleratore e il pilota della Lancia perde oltre 6 minuti. Addio sogni di gloria.
Non che per noi le cose si siano semplificate anzi. Prova per prova è un avvicendarsi al vertice della classifica fino a quando sembra ormai certo il primo posto per Ballestrieri e “Alfetta gr.2”. Già perché il rally delle Alpi Orientali ha in serbo per noi altre succose sorprese.
E’ ormai mattino quando ritorniamo in Carnia. Dopo una notte di pioggia, il caldo inizia a farsi sentire. La 124 spider Abarth va che è una meraviglia: benzina, olio e gomme. Anche noi bene, ma il Bobone salendo verso Tolmezzo inizia a soffrire il caldo. Lo prendo per il culo chiedendogli se soffre di “vampate” dovute alla menopausa e tra un vaff e l’altro arriviamo a Paularo da dove ha inizio l’omonima e durissima prova speciale su terra che termina a Ligosullo. Bobo arriva stremato. Nei pressi del controllo orario c’è un alberghetto. Si fionda dentro. Chiede alla proprietaria di poter fare un doccia. L’esercente alza subito le antenne e gli dice che al piano terreno non ci sono stanze con docce. Bobo allora ne chiede una al piano superiore. La tizia, una vera stronza, dice che può dargli le chiavi solo se la camera la paga per intero, cioè sino alla mattina del giorno dopo. Il Bobone è troppo stremato per mangiarsela viva. Le chiede quanto deve e ai soldi richiesti aggiunge una cifra doppia dicendole di darla in mancia al personale. Poi si fionda in camera. Scende dopo dieci minuti giusto in tempo per salire in macchina e passare il controllo orario. La prova non inizia subito dopo il controllo, ma dopo qualche centinaio di metri di una stradina in terra con alcuni tornanti. Mentre saliamo lentamente Bobo mi dice che si sente male. Suda, non ha forza sulle braccia. Per fortuna si è formata una coda prima dell’inizio prova. Non partiamo subito. I commissari ci dicono che c’è una neutralizzazione di almeno un quarto d’ora. Bobo sta male e mi dice. “Manuel sono un pirla. Ho fatto una doccia fredda: temo di avere una congestione”. Cerco di rincuorarlo e con le mani nei “cocones” gli chiedo: “Bobo sei sicuro di voler continuare?” Sto ben attento a non pronunciare la parola “ritiro” perché non fa parte del mio vocabolario.
Il poveretto grugnisce un sì, sale in macchina, si cintura e mette il casco. Io faccio lo stesso e dentro di me spero che qualcuno di lassù ci dia una mano. La prova, tutta su terra, è una salita verso un colle con molte curve esposte su dei burroni che sembrano non aver mai fine, cui segue una discesa molto veloce nella parte alta per finire con la parte che arriva al paese di Ligosullo caratterizzata da una serie di tornanti.
Trenta secondi, dieci, cinque, quattro, tre, due, uno, via!
Prima, seconda, terza. La 124 Spider Abarth Rally inizia a salire nella prima parte della prova che si svolge in un folto bosco. L’andatura è tutto sommato abbastanza brillante anche se si potrebbe fare di meglio. Non guardo subito il cronometro per controllare i tempi parziali, ma mi concentro sulle note e nel cercare di capire come sta Bobo. Nei rari allunghi gli chiedo come sta. Mi dice solo che spera di farcela e intanto penso con apprensione a quello che sarà il tempo quando scollineremo e come affronteremo la discesa. Già, ora siamo in cima e stiamo per scollinare. Leggo a Bobo. “Dosso, allungo 200, destra, inizio discesa”. Nel bereve rettilineo controllo il tempo parziale. Un disastro, quasi 30 secondi in più. Mi chiedo dove ci stiamo posizionando in classifica e spero ardentemente di essere almeno tra i primi cinque. La discesa, comunque, va meglio della salita. Sprono Bobo cercando di dare più ritmo alle note. Lui sembra reagire e, almeno in qualche tornante, riesce a fare “spazzolare” la 124 spider Abarth numero 10.

In discesa, nella sofferta prova di Paularo


Ecco, siamo quasi a fine prova. Non stiamo andando male, ma non vedo l’ora di sapere come sta Bobo e soprattutto di conoscere i tempi. Usciti dalla prova speciale di Paularo controllo il tempo ed è più alto di quello fatto segnare durante le prove. Arriviamo all’assistenza e Bobo, nonostante il caldo infernale, sembra riprendersi. Chiamo via radio Silecchia che mi illustra la nostra situazione, che non è poi disastrosa come temevo. In testa c’è Ballestrieri, secondi noi e terzo Pregliasco. I tempi migliori, tuttavia, gli ha fatti il buon Pinto che dopo il problema tecnico va fortissimo e sta risalendo la classifica.
Il rally continua e prova per prova è un avvicendarsi al vertice della classifica fino a quando sembra ormai certo la vittoria per l’equipaggi Alfa Romeo Ballestrieri – Alfetta gr.2.
I due alfisti, però, sono attardati prima da una lieve toccata sulla prova del Passo Pura vinta da noi (il Bobone nazionale a questo punto si è ripreso del tutto), seguiti da Pinto-Bernacchini, ma poi, nella prova speciale del Monte Rest, l’Amilcare e l’Enrico, forano una gomma della loro Alfetta e perdono quindi ogni possibilità di aggiudicarsi il primo posto. Certo è amaro (Enrico, lo dico sinceramente, credimi), vedere annullati gli sforzi di una gara vissuta sul filo del secondo per una ragione così banale. Ma i rally sono fatti così e fin tanto che non tagli il traguardo non puoi cantare vittoria.
Noi, per contro, a questo punto dobbiamo tenere sotto controllo Pregliasco-Sodano nelle ultime tre prove che tra l'altro vedono scatenati sia Ballestrieri sia Pinto.

Ma per sapere come è andata a finire e per conoscere altre peripezie di questo rally, perchè di colpi di scena ce ne sono ancora tanti, vi invito a leggere la prossima ed ultima puntata.

P.S.
Scusa Skulason, so che sei insofferente, ma il racconto in una sola seconda puntata sarebbe stato troppo lungo....
.....il rally delle Alpi Orientali 1975 continua!

Edited by Twinmaster - 25/9/2009, 18:12
 
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view post Posted on 23/9/2009, 19:58     +1   -1
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Mini JCW RRC

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Complimenti Twin,racconti come sempre coinvolgenti,attendo la terza puntata.
 
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ChriWRC
view post Posted on 23/9/2009, 20:07     +1   -1




Molto belli i racconti.. complimenti twin!! Aspetto la terza puntata!
 
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view post Posted on 25/9/2009, 16:30     +1   -1
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Lancia Delta S4

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Rally delle Alpi Orientali 1975
III puntata.

... il rally continua. Tiriamo un po’ i remi in barca anche se mi rendo conto che è una delle situazioni peggiori in cui ti puoi venire a trovare sul finire di un rally.

In azione in una delle ultime prove speciali


Ma evidentemente il nostro Alpi Orientali, corso fin dall’inizio tra mille peripezie, non deve finire in tranquillità e così portata onorevolmente a termine la penultima prova speciale, ci presentiamo all’ultima, piuttosto lunga e difficile poiché il percorso è misto, asfalto e terra. Per non rischiare optiamo, anziché per le gomme “racing”, per delle stradali, le mitiche Pirelli “CN”, usate, sia pure con differente mescola, anche per equipaggiare le auto di serie. Una scelta che si rivela sbagliata poiché dopo i primi chilometri di asfalto il battistrada si degrada rendendo difficile il controllo dell’auto (sembra di avere le gomme chiodate), mentre nel tratto in terra (brutta) il rischio di una foratura è molto elevato. Comunque, nuovamente mani nei “cocones” e, sia pure con la massima apprensione, riusciamo finalmente a portare a termine questa benedetta ultima prova speciale che sembra non finire mai.
All’uscita della prova, arrivati al controllo stop, mi fiondo al tavolo dei cronometristi per farmi segnare il tempo sulla tabella di marcia (meglio vedere di persona che tempo ti segnano, non si sa mai, visto i precedenti!). Voglio anche sapere il tempo fatto segnare dalla Beta numero 4, quella di Pregliasco-Sodano. Naturalmente becco una testa di cazzo di cronometrista che mi dice che lui non è tenuto a dare i tempi degli altri equipaggi. Provo a controbattere, ma preferisco lanciargli un bel e sentito vaff, anche se detto tra me e me. Il motivo della mia richiesta sta nel fatto che il problema verificatosi all’uscita della prima prova speciale (ricordate?) e cioè la non trascrizione sulla tabella di marcia del tempo fatto, non si è ancora risolto e così, con quel minuto in più o in meno e con la mancanza dell'ultimo tempo fatto segnare da Pregliasco, non sono del tutto sicuro della nostra vittoria. All’assistenza, i ragazzi ci cambiano le gomme e iniziano a festeggiarci. Chiama via radio anche Silecchia che si congratula con noi. Io, invece, mi rimetto ancora una volta le mani nei cocones, calmo gli animi, chiedo e ottengo che una 125 berlina dell'assistenza veloce con dei ragazzi ci scorti fino all’arrivo.
Iniziamo l’ultimo controllo orario. Una formalità direte voi e, invece, no, i problemi non sono ancora terminati. Insomma, ci dirigiamo verso Udine su una statale abbastanza trafficata. Mi attacco alla radio, voglio sapere da Silecchia il tempo fatto da Pregliasco, ma mentre sto discutendo con lui una pattuglia della polizia stradale ci fa segno di fermarci. Chiediamo all’agente il motivo dello stop e questo,ci dice candidamente che, contromano, sta per transitare una corsa ciclistica. Non riesco a dire nulla anche se dentro di me vorrei cacciare un urlo bestiale. Bobo, invece, serafico, si informa che tipo di corsa è, chi è il campione che la può vincere. Almeno uno dell’equipaggio non è furioso.
Controllo l’anticipo del CO. Mah forse se questi ciclisti del tubo si sbrigano ce la facciamo anche se c’è da tenere in considerazione il traffico all’entrata nella città di Udine.
Per fortuna, i fuggitivi, la testa della corsa e il plotone compatto non ci obbligano a stare troppo fermi e così riprendiamo a tutto gas l’avvicinamento al traguardo.
Siamo già in città quando Silecchia mi chiama e mi conferma che abbiamo vinto: Pregliasco, secondo, è staccato di ben oltre un minuto, per cui anche se ci danno un minuto in più (quello che balla dalla prima prova speciale del rally), l’equipaggio Lancia non può soffiarci la vittoria.
Con Bobo ci stringiamo la mano, come sempre all’arrivo di un rally. Questa volta però, la stretta è più forte del solito. Ci guardiamo e per un attimo leggiamo nei nostri occhi una felicità incontenibile, ma anche tutte le peripezie vissute in un rally durissimo.
Facciamo gli ultimi metri prima di salire sulla pedana d’arrivo urlando di gioia, ma anche per scaricare la tensione pazzesca che abbiamo accumulato in ore e ore di corsa.
Ecco, siamo in centro a Udine, in piazza Libertà. Stiamo festeggiando in piedi sulla 124 spider Abarth numero 10 che è andata benissimo dall’inizio alla fine del rally ed è forse stata l’unica a non averci dato dei problemi.

Stravolti dalla fatica, ma "strafelici". E' bello festeggiare la vittoria.


Mentre scorre lo champagne, penso che è la seconda gara che vinco con Bobo, penso ai miei, a mia madre che mi guarda da lassù (l’unica a sapere fin dall’inizio come sarebbe andata a finire la nostra corsa), ai ragazzi dell’assistenza e, soprattutto, a chi a bordo strada ci ha sostenuto con un grande tifo e ha sofferto con noi giorno e notte per tutta la durata della gara.
Beh, è ormai sera inoltrata quando, terminata la premiazione, il gruppo degli amici pavesi mi imbarca su di una Volkswagen Maggiolino Cabrio nera con destinazione Milano. La mia 124 spider Abarth Rally bianca e nera la lascio a Udine. Prima di partire, Bobo me l’ha chiesta in prestito perché mi confessa di essere senz’auto. Mi dice che ci pensa lui a farmela riavere a Milano, mentre io mi chiedo come sia arrivato ad Udine prima della gara! Mah, meglio non indagare.
Riesco a intravedere le luci gialle dei lampioni della tangenziale di Udine, poi mi addormento profondamente. Quando uno degli amici pavesi mi sveglia, vedo le luci, anch'esse gialle, dei lampioni che illuminano l’incrocio sotto casa mia a Milano.
E’ notte fonda! Dopo poche ore sono già al lavoro in redazione, ma ancora non mi rendo conto che cosa sia successo nel fine settimana.

P.S.
Volete sapere come è andata a finire la querelle sul tempo della prima prova speciale?
Beh, ci è stato dato il tempo corretto, quello che avevamo rilevato noi. Dunque, nessun minuto in più.

Volete sapere la classifica finale?
Da un giornale sportivo dell’epoca: 1° Cambiaghi-Twinmaster in 3 ore 52’ 09” . 2° Pregliasco-Sodano in 3 ore 53’42”. 3° Svizzero-Masetto in 3 ore 55’ 13”. Poi, nell’ordine, Pinto, Bisulli e Ballestrieri.

Volete sapere come è andata a finire la love story con la navigatrice di cui mi sono innamorato durante la festa a casa di Claudio De Eccher?
L’ho rivista due settimane dopo al mare, a Iesolo. E’ arrivata con una splendida e rara MG B GT (versione coupé della mitica spider inglese) di color rosso. Poi le telefonate si sono via via diradate e la nostra “serata” nella splendida villa del campione friulano è diventata un bellissimo e indimenticabile ricordo.

Edited by Twinmaster - 27/9/2009, 19:42
 
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view post Posted on 25/9/2009, 16:50     +1   -1
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Mini JCW RRC

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Complimenti Twin per la vittoria e per come l'hai raccontata,finito di leggerla sembra una gara terminata ieri tanto è fresco il racconto.
 
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view post Posted on 25/9/2009, 17:02     +1   -1
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Lancia Delta S4

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Ciao carlettofritz, vedo che sei sempre sulla notizia. Complimenti a te. Beh, un rally come quello delle Alpi Orientali del 1975 è facile da ricordare.
 
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ChriWRC
view post Posted on 25/9/2009, 17:25     +1   -1




Bravo twin.. bel racconto e meritata la vittoria dopo tutte quelle sofferenze!
 
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view post Posted on 25/9/2009, 17:40     +1   -1
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Lancia Delta S4

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ChriWRC, grazie a te per aver letto il racconto.
 
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Skulason
view post Posted on 25/9/2009, 17:48     +1   -1




bellissimo racconto Twin, poi ti è andata bene, perchè ieri sera ero bollito e non ho visto la seconda puntata e oggi ho letto tutto di filato, un segno del cielo.... image
 
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221 replies since 20/9/2009, 14:49   17716 views
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