RALLYMANIA

Claudio Maglioli

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view post Posted on 9/9/2012, 11:52     +1   -1
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Lancia Delta S4

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In agosto, un mese che ci ha portato via personaggi come Andrea Pininfarina ed Enzo Ferrari, ci ha lasciato un altro grande, Claudio Maglioli.
L'ho ricordato insieme all'amico Carlo Cavicchi ("penna stanca"), nel blog del Direttore su Quattroruote e, qui di seguito, potete postare un vostro pensiero su di un personaggio che fa parte della storia dei rally.

Ho appreso della scomparsa di Claudio da un freddo sms inviatomi da un amico.
Di Claudio Maglioli pilota ho letto, all’epoca, le imprese in corsa nelle cronache delle gare sui principali circuiti o su strada come, ad esempio, la Targa Florio.
Poi, per Claudio, ci fu il periodo da collaudatore Lancia e il lavoro di preparazione delle auto da corsa nella sua storica officina alle porte di Biella.
E qualche tempo dopo iniziai anch’io a correre. Sì, nei rally, come navigatore. A bordo di una Fulvia HF che portava in mostra sulla carrozzeria la scritta “Elaborazione Maglioli Biella-Italy”.
Conobbi così Claudio Maglioli. Frequenti, infatti, i miei “soggiorni” nella sua officina biellese dove l’esiguo spazio consentiva di ospitare poche auto. Prodigo di consigli, mi fece comprendere cosa intendeva per ricerca della perfezione e quale fosse la modestia di un primo della classe.
E Claudio Maglioli al top lo era, come uomo e come tecnico. La rossa Lancia Stratos Rossignol preparata nella sua mitica officina per il pilota biellese Giampiero Bagna con cui ho condiviso per alcuni anni l’abitacolo della “Regina” dei rally, così veniva chiamata la Stratos, era al top quanto ad allestimento e preparazione. Insomma era al livello delle versioni della squadra ufficiale Lancia, quelle con la livrea Alitalia, quelle portate in corsa da piloti come il fuoriclasse Sandro Munari per intenderci. Non solo, anche la Lancia Stratos blu del campione francese Bernard Darniche veniva “seguita” nella piccola officina biellese. E Claudio Maglioli, da grande professionista qual era, riusciva ad “elaborare” le Stratos di Bagna e di Darniche come due gocce d’acqua quanto allestimento e preparazione. Anche i cavalli sviluppati dai possenti sei cilindri erano identici. Incredibile. Già, la proverbiale perfezione di Maglioli.
Mi ha aiutato tanto Claudio, prima e durante le corse, ma anche nel lavoro di giornalista. Come non ricordare il minuzioso racconto sull’amata barchetta Fulvia F&M Special? Mi rivelò che questa particolare auto da corsa, in pratica una Fulvia HF coupé accorciata e senza tetto, fu ideata sul volo di ritorno dall’America dopo una corsa. Già, insieme a Cesare Fiorio allora direttore del reparto corse Lancia. E la sigla F&M significa infatti Fiorio&Maglioli.
Claudio guidava meravigliosamente e non soltanto in corsa. Lo dicevano tutti. Ci siamo visti per anni, ma non sono mai riuscito a sedergli accanto per ammirare la sua guida.
Neppure per pochi chilometri.
Con affetto e riconoscenza: ciao e grazie Claudio
Twin

Edited by sisteron - 25/9/2020, 22:31
 
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GRUPPO4
view post Posted on 9/9/2012, 21:03     +1   -1




R.I.P Claudio, ed un grazie per avermi tanto fatto sognare da tifoso delle tue meravigliose e sempre perfette regine.
 
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view post Posted on 10/9/2012, 21:06     +1   -1
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Renault Twingo R2B

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Claudio Maglioli ha regalato a noi appassionati della Stratos, sogni e soddisfazioni, specialmente dopo la decisione della EASA di mettere da parte la Regina.
Grazie Claudio.....

Rip
 
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fiestagr1
view post Posted on 11/9/2012, 18:50     +1   -1




CITAZIONE (Twinmaster @ 9/9/2012, 12:52) 
In agosto, un mese che ci ha portato via personaggi come Andrea Pininfarina ed Enzo Ferrari, ci ha lascito un altro grande, Claudio Maglioli.
L'ho ricordato insieme all'amico Carlo Cavicchi ("penna stanca"), nel blog del Direttore su Quattroruote e, qui di seguito, potete postare un vostro pensiero su di un personaggio che fa parte della storia dei rally.

Ho appreso della scomparsa di Claudio da un freddo sms inviatomi da un amico.
Di Claudio Maglioli pilota ho letto, all’epoca, le imprese in corsa nelle cronache delle gare sui principali circuiti o su strada come, ad esempio, la Targa Florio.
Poi, per Claudio, ci fu il periodo da collaudatore Lancia e il lavoro di preparazione delle auto da corsa nella sua storica officina alle porte di Biella.
E qualche tempo dopo iniziai anch’io a correre. Sì, nei rally, come navigatore. A bordo di una Fulvia HF che portava in mostra sulla carrozzeria la scritta “Elaborazione Maglioli Biella-Italy”.
Conobbi così Claudio Maglioli. Frequenti, infatti, i miei “soggiorni” nella sua officina biellese dove l’esiguo spazio consentiva di ospitare poche auto. Prodigo di consigli, mi fece comprendere cosa intendeva per ricerca della perfezione e quale fosse la modestia di un primo della classe.
E Claudio Maglioli al top lo era, come uomo e come tecnico. La rossa Lancia Stratos Rossignol preparata nella sua mitica officina per il pilota biellese Giampiero Bagna con cui ho condiviso per alcuni anni l’abitacolo della “Regina” dei rally, così veniva chiamata la Stratos, era al top quanto ad allestimento e preparazione. Insomma era al livello delle versioni della squadra ufficiale Lancia, quelle con la livrea Alitalia, quelle portate in corsa da piloti come il fuoriclasse Sandro Munari per intenderci. Non solo, anche la Lancia Stratos blu del campione francese Bernard Darniche veniva “seguita” nella piccola officina biellese. E Claudio Maglioli, da grande professionista qual era, riusciva ad “elaborare” le Stratos di Bagna e di Darniche come due gocce d’acqua quanto allestimento e preparazione. Anche i cavalli sviluppati dai possenti sei cilindri erano identici. Incredibile. Già, la proverbiale perfezione di Maglioli.
Mi ha aiutato tanto Claudio, prima e durante le corse, ma anche nel lavoro di giornalista. Come non ricordare il minuzioso racconto sull’amata barchetta Fulvia F&M Special? Mi rivelò che questa particolare auto da corsa, in pratica una Fulvia HF coupé accorciata e senza tetto, fu ideata sul volo di ritorno dall’America dopo una corsa. Già, insieme a Cesare Fiorio allora direttore del reparto corse Lancia. E la sigla F&M significa infatti Fiorio&Maglioli.
Claudio guidava meravigliosamente e non soltanto in corsa. Lo dicevano tutti. Ci siamo visti per anni, ma non sono mai riuscito a sedergli accanto per ammirare la sua guida.
Neppure per pochi chilometri.
Con affetto e riconoscenza: ciao e grazie Claudio
Twin

Concordo con Twin che trasmettere simili notizie tramite sms è davvero deprecabile, lo so perchè è capitato anche a me. L'amaro che ti resta in bocca per il modo in cui ti viene comunicata una notizia così brutta. è ancora maggiore........
E dopo questa amara constatazione, caro Twin, ti chiedo se corrisponde a verità quanto dicevano i "dodicisti" delle mie parti, e cioè che Maglioli, quando tiglieva qualsiasi dado o bullone, lo sostituiva con uno nuovo .....
Non ho mai conosciuto Claudio Maglioli, ma da quanto ho letto credo che sia stato il più grande interprete dell'auto più bella .... e comunque ... Ciao Claudio

Edited by sisteron - 25/9/2020, 22:32
 
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view post Posted on 11/9/2012, 19:42     +1   -1
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Lancia Delta S4

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Di Claudio Maglioli ricordo la sua notevole competenza, rettitudine, ma soprattutto pignoleria nel fare sì che ogni particolare tecnico non solo funzionasse a dovere ma fosse soprattutto aggiornato e quindi... nuovo.
Si narra che le sue parcelle fossero un po' salate, ma tutti quelli che hanno aperto i portafogli prima di ritirare i loro gioielli da lui "seguiti" con professionalità, non si sono mai lamentati e hanno sempre riconosciuto che il "lavoro" fatto era impeccabile.

Edited by Twinmaster - 12/9/2012, 07:28
 
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fiestagr1
view post Posted on 11/9/2012, 22:00     +1   -1




CITAZIONE (Twinmaster @ 11/9/2012, 20:42) 
Di Claudio Maglioli ricordo la sua notevole competenza, rettitudine, ma soprattutto pignoleria nel fare sì che ogni particolare tecnico non solo funzionasse a dovere ma fosse soprattutto aggiornato e quindi... nuovo.
Si narra che le sue parcelle fossero un po' salate, ma tutti quelli che hanno aperto i portafogli prima di ritirare i loro gioielli da lui "seguiti" con professionalità da Claudio, non si sono mai lamentati e hanno sempre riconosciuto che il "lavoro" fatto era impeccabile.

E' la conferma di ciò che si narrava. L'esempio dei dadi e dei bulloni stava semplicemente ad indicare la pignoleria, ma anche l'amore per le "creature" che uscivano dal suo atelier .... le macchine hanno un anima quelle da corsa e qelle di tutti i giorni, basta saperle ascoltarle, loro comunque ci ascoltano sempre .... grazie Twin.
 
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view post Posted on 14/9/2012, 17:14     +1   -1




L'ho conosciuto e concordo con voi su tutto. Ricordo in particolare (ormai sono passati oltre 20 anni) quando lavoravo nel magazzino Ferrari di Torino e Maglioli era un nostro affezionato cliente.
Tra l'altro, ho avuto la fortuna di conoscere anche Chardonnet che era legato a Claudio per la Stratos di Darniche.
 
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max38
view post Posted on 30/10/2016, 10:44     +1   -1




Mi permetto di entrare in questi commenti in punta di piedi. Da bambino / ragazzino abitavo a neppure 100 mt dall' atelier di Claudio Maglioli, e per curioso poter vedere e ascoltare il "suono" di quei motori era una libidine, vedere la barchetta nella Occhieppo / Graglia e tutte le stratos con il vero motore....Ferrari. In seguito vedere le bisarche blu della Lancia France parcheggiate in piazza a Chiavazza, all'uscita di scuola e il rombo delle statos di Darniche.
Sono ricordi che mi hanno fatto ringiovanire di oltre 45 anni...
Grazie Claudio che mi hai fatto sognare ancora !!!
 
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7 replies since 9/9/2012, 11:52   1561 views
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