Edizione incredibile quella del 1961 del Tour de Corse. Raccontano, infatti, che su 72 equipaggi iscritti se ne classificarono alla fine 32. Beh, un risultato tutto sommato normale in un rally, ma, in corsa, la realtà fu ben diversa.
Su un percorso di circa 1300 chilometri, con due prove speciali verso la fine della gara (a quel tempo a fare da classifica ci pensavano i controlli orari nei quali era impossibile stare nel tempo imposto), una pioggia battente mette a dura prova gli equipaggi fin dall’inizio della competizione. Dopo otto ore di corsa nel tratto Ajaccio-Bastia erano rimasti in gara solo 32 auto e il “bello” doveva ancora avvenire; già perché dopo la ripartenza da Bastia, nella salita che porta ad un colle, nevica copiosamente tanto che gli equipaggi non riescono quasi a muoversi e numerose sono le uscite di strada. Al comando Trautmann che precede Bianchi, anche lui al volante di una Citroen DS.
La Citroen DS di Trautmann
Si arriva così all’inizio di un altro colle dove parte uno dei controlli più tirati della gara. I trentadue superstiti vengono avvisati che, specie verso la vetta, il manto nevoso aumenta sempre di più, ma le partenze per il difficile tratto hanno comunque inizio. A sette chilometri dalla vetta la situazione precipita. La neve ha raggiunto l’altezza di mezzo metro e così ad una ad una si fermano in pratica tutte vetture in gara.
Passano solo le due Citroen DS di Trautmann e Bianchi che sfruttano al meglio la possibilità di sollevare la vettura da terra grazie alle note sospensioni “idropneumatiche”. I due raggiungono tra mille difficoltà la vetta e iniziano la discesa che si rivela ancor più difficile della salita. Dopo mille peripezie, Trautmann e Bianchi, al volante delle loro Citroen DS, raggiungono il controllo orario dopo aver impiegato più di 4 ore per percorrere 52 chilometri. Ma ad attenderli non c’è nessuno: i cronometristi se ne sono andati da tempo. I due, però, non si perdono d’animo, si fanno timbrare la tabella di marcia dalla gendarmeria e apprendono che la corsa è stata fermata per motivi di sicurezza (comunicazioni saltate, ambulanze che non riuscivano a raggiungere i posti loro assegnati).
Trautmann e Bianchi si ricongiungono agli altri, che nel frattempo si sono liberati dalla morsa della neve, al parco assistenza di Ajaccio, ma gli organizzatori decidono di classificare tutti i 32 partiti per il tratto del controllo incriminato.
Se Trautmann e Bianchi si fossero fermati sarebbero arrivati primo e secondo.
Già, nei rally di “qualche anno fa” succedeva anche questo!
Edited by sisteron - 29/11/2019, 21:02